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18/03/2020      

"Le Aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta".

Bill Gates

Aveva ragione Bill Gates col suo discorso di 5 anni fa, in cui sottolineava che era molto più grande il pericolo di epidemia rispetto a quello nucleare.

Quella ipotesi purtroppo oggi si è realizzata e sta cambiando drasticamente la nostra vita quotidiana.

Come ben sappiamo non è facile cambiare le nostre abitudini in modo così drastico e repentino: siamo stati abituati a correre, sempre più forte, sia in termini di distanze percorse che di attività svolte, ed ora, confinati in spazi ristretti e con la mancanza di tanti punti di riferimento, ci sentiamo smarriti, quasi spaventati e con un forte senso di incertezza, inutilità ed impotenza, sperando che "altri" facciano qualcosa e risolvano il problema.

Così facendo però ci condanniamo ad un’attesa densa solo di ansie e preoccupazioni.

Invece è importante uscire da questo stato di passività, utilizzando al meglio questo tempo che, paradossalmente, ci viene in qualche modo concesso, per progettare il nostro futuro.

Perché la nostra vita non sarà più quella di prima.

Così come, infatti, è accaduto con l’attentato delle Torri Gemelle e la Crisi del 2008, il COVID-19 sta producendo profondi cambiamenti nel nostro modo di vivere di oggi, ma anche di domani, e non possiamo sprecare questo tempo rimpiangendo il passato e temendo il futuro.

Dobbiamo ritrovare positività e fiducia e dedicare le nostre energie e quelle dei nostri collaboratori ad immaginare quali potranno essere le nuove esigenze dei Clienti, sia che siano Consumatori o Aziende.

Positività e fiducia infatti sono il carburante fondamentale che alimenta la nostra creatività ed inventiva, caratteristiche che ci contraddistinguono in tutto il mondo.

Quindi innanzitutto non isoliamoci, rimaniamo in contatto, non abbandoniamo i progetti in essere e sviluppiamone di nuovi, promuoviamo la formazione anche a distanza e creiamo Team Virtuali in grado di sostenere e sviluppare la crescita.

Quando tutto sarà finalmente finito potremo apprezzare i frutti del lavoro che avremo realizzato!

Andrea Righetti